I Bronzi di Punta Serrone tornano a Brindisi: "Un'occasione per cittadini e crocieristi"
Sono ritornati oggi e sono da subito nuovamente offerti alla cittadinanza e ai turisti e ai croceristi gli importantissimi reperti del Museo Archeologico Ribezzo, protagonisti della mostra internazionale “Nel Mare dell’Intimità. L’archeologia subacquea racconta l’Adriatico”, tenutasi a Trieste e conclusasi il 1° Maggio scorso.
Sono ritornati oggi e sono da subito nuovamente offerti alla cittadinanza e ai turisti e ai croceristi gli importantissimi reperti del Museo Archeologico Ribezzo, protagonisti della mostra internazionale “Nel Mare dell’Intimità. L’archeologia subacquea racconta l’Adriatico”, tenutasi a Trieste e conclusasi il 1° Maggio scorso.
I reperti conservati ed esposti nel Museo Archeologico della città di Brindisi sono stati fortemente voluti dall’organizzazione della mostra in ragione del loro valore scientifico: essi sono espressione e simbolo, infatti, dell’ampio respiro transnazionale e del ruolo cruciale di Brindisi e del suo territorio quale crocevia dei traffici commerciali da e verso l’Oriente attraverso il mar Adriatico.
Tra i reperti andati in mostra spiccano alcuni celeberrimi bronzi di Punta del Serrone, come il Busto di Lucio Emilio Paolo, che ha
Le emozionanti fasi di riallocamento si sono svolte in sinergia fra la Direzione del Museo, arch. Emilia Mannozzi e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto , grazie al coadiuvo delle ottime professionalità rappresentate dalla funzionaria archeologo dott.ssa Annalisa Biffino, dall’assistente tecnico Giovanni Nardin e dall’operatore tecnico Gianfranco Moscato, nonché della Dr.ssa Antonella Antonazzo, facente parte del Comitato scientifico organizzativo della mostra per Brindisi e Lecce.